Settimana Santa: ad Enna la più suggestiva d’Italia

La Sicilia è piena di antiche tradizioni e riti suggestivi come l’isola stessa. La settimana santa che precede la Pasqua è ricca di celebrazioni religiose, processioni e sfilate. Ogni festival è parte di un elaborato spettacolo che mescola religione e paganesimo nelle festività che segnano la fine dell’inverno e la rinascita della primavera.
Sette giorni di silenzio e raccoglimento che trasformano la Sicilia in un teatro a cielo aperto. Ogni località manifesta la propria devozione con rappresentazioni uniche al mondo che ricordano “passo dopo passo” la passione di Cristo fino alla resurrezione.

Settimana Santa ad Enna

Tra le celebrazioni più suggestive in Italia c’è senza dubbio la Settimana Santa di Enna.
L’evento inizia la Domenica delle Palme, quando la città si prepara a rivivere l’arrivo di Gesù a Gerusalemme nel Santuario di Papardura. Una rievocazione sentita e partecipata  che coinvolge la popolazione e tocca diversi luoghi Sacri della città, attraversa le tortuose strade fino alla chiesa di San Leonardo, e raggiunge la Cupola di Enna. Qui le confraternite, a turno, trascorrono un’ora di preghiera nel tipico dialetto antico della città.

Se vi trovate in Sicilia nella Settimana Santa, terra di Patrimoni Unesco come la Val di Noto o la splendida Villa Romana a Piazza Armerina, segnate in calendario questi appuntamenti imperdibili e alternateli alla visita di altrettante bellezze storico-culturali.

Mercoledì Santo

Si svolge un’affascinante “messa cantata”, mentre i membri delle confraternite “invadono” le taverne locali per distogliere la mente dalle intense ore di preghiera dei giorni che verranno. Tutto il centro storico è pieno di un’atmosfera allegra e vivace.

Giovedì Santo e la tradizione dei sepolcri in numero dispari

Tutta la cittadinanza è coinvolta nei solenni rituali del Giovedì Santo, dal rito della lavanda dei piedi al mattino fino ai pellegrinaggi in tarda notte. Tutte le chiese della città hanno allestito un sepolcro, adornando adeguatamente l’altare principale. Come da tradizione, anche in Sicilia è fondamentale visitarli in numero dispari. Probabilmente questa tradizione nasce dal Pellegrinaggio alle Sette Chiese di San Filippo Neri, che per penitenza visitò le grandi basiliche romane. In un epoca non precisabile l’usanza di allestire i sepolcri nelle chiese incontra la storia di San Filippo Neri e dal connubio di queste due tradizioni nasce l’uso di visitare simbolicamente sette sepolcri diversi. Col tempo questa tradizione ha subito alcune variazioni e leggenda vuole che i sepolcri vadano visitati in numero dispari.

La solenne processione del Venerdì Santo

Il Venerdì Santo, la celebrazione raggiunge il suo apice. È il giorno più emozionante della Settimana Santa, caratterizzato da un’atmosfera intima e raccolta che attira ogni anno migliaia di visitatori. La processione del Venerdì Santo a Enna uno degli eventi più singolari e peculiari della Sicilia ed è patrocinato dall’Unione Europea per il suo straordinario valore storico e culturale.
Tutto inizia con una messa celebrata nella Cupola e conosciuta anche come “Rito dell’oscurità”. Nel frattempo, oltre duemila confrati incappucciati partono in processione dalla Chiesa di San Leonardo. In rigoroso ordine prestabilito ed in assoluto silenzio e mestizia, precedono le Vare del Cristo morto e dell’Addolorata, dando così inizio al lungo corteo funebre che percorrerà quasi tutta la città. Davanti a tutti la Confraternita della Passione porta i “Misteri”,  i 25 simboli del martirio di Cristo.
Un lungo ed emozionante corteo accompagnato da canti in dialetto siculo e marce funebri lentamente si snoda per le vie cittadine fino a raggiungere la chiesa del cimitero, ex Convento dei Cappuccini. Qui viene impartita, ai fedeli, la benedizione con la croce reliquario contenente una spina della corona di Cristo.
La processione, quindi, ritorna verso il Duomo per poi sciogliersi definitivamente.

La “Paci” di Pasqua

I riti della Settimana Santa di Enna  proseguono la Domenica di Pasqua con la cerimonia detta “a Paci”.
Tra due ali di folla e un festoso suono di campane, nella piazza adiacente al Duomo, le statue del Cristo risorto e della Madonna si incontrano e trionfalmente vengono portate all’interno della chiesa, dove rimangono esposte alla venerazione dei fedeli per una settimana.

Un evento davvero unico e sentito, che farà vivere a tutti coloro che lo vivono un’atmosfera che si pensava fosse persa per sempre.

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