Siracusa, una città sospesa tra medioevo e barocco

Tra le più imponenti metropoli dell’età classica, per secoli capitale della Sicilia, Siracusa conserva pagine di storia indelebili. Tracce di un tempo remoto risuonano tra le strade, tra le ricchezze dei suoi paesaggi: “la più grande e bella di tutte le città greche”, secondo Cicerone, oggi è Patrimonio dell’UNESCO e la sua bellezza continua ad incantare.

Un’Isola nell’isola, Siracusa sorge sul lato sud-orientale della Sicilia, si sviluppa sull’isola di Ortigia e in parte si estende sulla terraferma. Patria di Archimede e rivale di Atene, viene fondata dai Corinzi nel 733 a.C. Siracusa è stata terra di molti, legata ai greci tramite il mito di Aretusa, influenzata dai Romani, dominata da Bizantini, Arabi e Normanni, una serie di contaminazioni che hanno reso il territorio una città per tutti, un amuleto prezioso dalla storia millenaria.

Nel 1693, un terremoto la riduce in maceria, ma la città riesce a tradursi in fortezza, in epoca spagnola, e ricostruisce da capo il suo centro storico, Ortigia, che nel tempo ha assunto l’inconfondibile aspetto barocco che conserva ancora oggi.

Famosa per i suoi tramonti e ricordata per le sue spiagge, la città, sospesa nel tempo, si trova in bilico tra medioevo e barocco: uno spettacolo di ricchezze architettoniche e paesaggistiche da non perdere. Prepara la valigia.

Cosa vedere?

Isola di Ortigia

L’isola di Ortigia si trova nella parte vecchia della città ed è una delle isole più abitate del mondo. Riservata per lo più ai pedoni, non è propriamente un’isola dal momento che è collegata alla terraferma dai ponti Umbertino e Santa Lucia. Attraversato il ponte, c’è uno dei templi dorici in pietra più antichi della Sicilia, dedicato ad Apollo, nel tempo adibito a moschea e poi a chiesa. La Fontana di Artemide è un altro manufatto interessante di Siracusa perché simboleggia il mito della ninfa Aretusa, una testimonianza dell’epoca greca che la città ha attraversato. All’estremità dell’isola, alla fine del lungomare Alfeo, si trova il Castello Maniace, uno dei più importanti monumenti del periodo svevo a Siracusa che offre la possibilità di guardare la costa da un panorama mozzafiato.

Duomo di Siracusa

È l’esempio lampante di barocco siciliano: il Duomo di Siracusa sorge nello stesso luogo in cui si trovava il tempio dedicato ad Atena e rappresenta il risultato delle numerose influenze e trasformazioni che la città ha subito negli anni. È stato un tempio jonico, siculo, dorico, è diventato una moschea per poi diventare la prima chiesa cristiana d’Europa in stile normanno. Il duomo si trova in Piazza Duomo, all’interno di una cornice storica caratterizzata da palazzi e chiese: dal Palazzo Vermexio dove è scolpito il geco realizzato da Vermexio al Palazzo beneventano e alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia che custodisce “il seppellimento di Santa Lucia”, ultima tela di Caravaggio.

Parco Archeologico della Neapolis

A nord della città moderna, in Viale Paradiso, è situato il Parco Archeologico di Siracusa, una delle poche testimonianze rimaste intatte dai numerosi tentativi di invasione urbanistica. Al suo interno è possibile ammirare il Teatro Romano e l’Anfiteatro che in passato ha ospitato spettacoli e lotte con animali selvatici e gladiatori. Impossibile non visitare, all’interno del parco, le diverse latomie, imponenti cave di calcare che caratterizzano il sito. Di particolare importanza, L’orecchio di Dionisio, presente all’interno della latomia più grande, così chiamato perché, secondo Caravaggio, la forma dell’entrata ricorda un grande padiglione auricolare. Secondo la leggenda infatti, il tiranno di Siracusa, Dionisio usava l’eco della cava per ascoltare i discorsi dei suoi prigionieri. A 500 metri dal parco archeologico è possibile scoprire i tesori archeologici di Siracusa nel museo Archeologico dedicato a Paolo Orsi, attraverso un tragitto espositivo che ripercorre la storia siracusana, dal paleolitico fino alla Siracusa greco-romana.

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