Le fontane della Reggia di Caserta

Il Parco della Reggia di Caserta è un vero e proprio capolavoro. Basta imboccare il vialone principale per trovarsi davanti ad uno spettacolo da non perdere fatto di fontane e cascate.

Quando Vanvitelli realizzò il progetto della Reggia di Caserta l’obiettivo era impressionare tutti coloro che si sarebbero recati a Palazzo. Oltre all’immensità della Reggia, infatti, viene studiato attentamente il progetto del Parco, abbellito da vasche, fontane e statue che regalano uno spettacolo unico.

Le fontane della Reggia di Caserta:

La prima fontana che si incontra è la Fontana Margherita (o del Canestro). Tra tutte le fontane è quella meno sfarzosa: presenta decorazioni floreali e un piccolo getto d’acqua al centro della vasca.

La fontana dei delfini:

Dopo Fontana Margherita ci si imbatte nella fontana più grande del parco, la Fontana dei Delfini.

Una vasca lunga 470 metri che rappresenta la figura di un mostro marino con la testa di un delfino, fiancheggiata da altri due delfini leggermente più piccoli. Le sculture furono eseguite da Gaetano Salomone tra il 1776 e il 1779.

Dalla bocca del mostro marino fuoriescono i getti d’acqua che ricadono nella lunghissima vasca.

Successivamente, dopo una sezione di circa 400 metri si arriva alla Fontana di Eolo.

La fontana di Eolo:

La Fontana di Eolo ha una larghezza di 80 metri e rappresenta Eolo che, sollecitato da Giunone, scatena la sua furia contro Enea e i troiani. Sono presenti 28 statue realizzate da svariati artisti, si tratta dell’unica fontana rimasta in parte incompiuta dato che il progetto iniziale prevedeva la presenza di 50 statue e degli isolotti al centro della vasca.

Inoltre, purtroppo, durante la seconda guerra mondiale fu pesantemente danneggiata perché bersaglio di alcuni soldati che si divertivano a sparare contro le sculture.

Appena sopra la Fontana di Eolo comincia il Canalone centrale che si chiude con la Fontana di Cerere.

La fontana di Cerere:

Fontana dedicata a Cerere, dea della fertilità dei campi, circondata da ninfeedraghi tritoni. La dea tiene il medaglione della Trinacria e ai lati, rappresentati sotto forma di divinità maschili, i due fiumi siciliani Anapo Aretusa.

In origine Cerere aveva il capo adornato da spighe di grano, mentre le nereidi avevano in mano spighe di bronzo che vennero tolte, però, durante l’occupazione francese.

Le splendide sculture sono state realizzate in marmo di Carrara e pietra di travertino tra il 1783 e il 1785.

La Grande Cascata:

Nel cuore della Reggia di Caserta è possibile ammirare la maestosa vasca di Diana e Atteone, è messo in scena l’episodio che vede Atteone punito per aver osato sbriciare la dea Diana nella sua nudità. Le sculture sono molto espressive, quasi a cogliere lo stato d’animo dei protagonisti della vicenda sia nel volte che nelle movenze.

I soggetti furono realizzati da vari artisti: i bozzetti in cera dei gruppi di Diana e Atteone si devono a Paolo Persico, ma fu poi Tommaso Solari a modellarli, mentre Angelo Brunelli scolpì le ninfe e Pietro Solari i cani.

Alle spalle del gruppo di statue si tuffa nella fontana, da un’altezza di 82 metri, la Grande Cascata.

Due scalinate laterali portano in cima alla cascata, dove è disposta una piccola caverna artificiale. Questa cavità era un vero e proprio gazebo, da cui ammirare un panorama che si estende fino alla costa napoletana.

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