Enna, l’ombelico della Sicilia amata dai popoli del passato

È “l’ombelico della Sicilia” e l’Urbs inexpugnabilis (città inespugnabile) per la sua posizione strategia nel cuore dell’isola, che ha dato riparo a numerosi popoli del passato come Greci, Romani e Bizantini: è Enna, il capoluogo di provincia più alto d’Italia a circa 970 metri sul livello del mare.

 

Splendidamente arroccata e ricca di arte, storia e cultura, Enna conserva il fascino delle influenze dei diversi popoli che l’hanno conquistata nel corso dei secoli.

Fondata dai Sicani per proteggersi dai belligeranti Siculi, mantenne sempre una propria autonomia fino a quando fu dominata dai Cartaginesi.

In seguito fu liberata dai Romani, ai quali si deve il soprannome di città inespugnabile poiché costruita su un promontorio difficilmente accessibile agli invasori. I Turchi, poi, le cambiarono appellativo e la chiamarono Castrogiovanni, nome che mantenne fino al 1927.

Cosa visitare a Enna

La città di Enna è suddivisa in due parti differenti: quella inferiore, “Enna bassa”, di recente costruzione, più moderna; quella superiore, “Enna alta”, che costituisce il centro storico, la parte più antica e quella elevata, che fu la fortezza dei tanti popoli che l’hanno conquistata.

Ed è proprio qui che viene conservata ancora la sua ricchezza, quella fatta di culture diverse che si sono susseguite nel corso della storia. Il simbolo della città è il Castello di Lombardia con la sua Torre Pisana.

È il castello medievale più antico della Sicilia e tra i più grandi d’Italia: fu costruito sui resti di un antico maniero edificato dai Sicani, intorno al quale fu fondata l’antica Henna.

La sua struttura era stata tanto bene progettata, che i Romani dovettero usare il sistema fognario per riuscire entrare all’interno della roccaforte. Il nome moderno risale all’epoca dei Normanni e si deve al fatto che le guardie del castello fossero dei fanti lombardi.

Un altro gioiello di storia e di arte imperdibile è il Duomo di Enna, che si trova vicino al Castello e rappresenta il migliore esempio di architettura ecclesiastica nel Medioevo in Sicilia.

Dedicato a Maria Santissima della Visitazione, è la chiesa madre della città, nonché monumento nazionale e luogo di pace dell’UNESCO dal 2008. Al duomo ci si arriva percorrendo la Via Roma, nota per i magnifici edifici risalenti a epoche differenti e costruiti in stili diversi.

La Torre destinata all’imperatore Federico II di Svevo è un altro esempio di architettura medioevale degno di nota. Di forma ottagonale, è collegata al Castello tramite una suggestiva galleria sotterranea.

Posta in un punto strategico, serviva a controllare dall’alto non solo la città di Enna ma anche l’area circostante. L’ultimo piano della torre è privo di copertura: secondo le ipotesi, infatti, sembra che fu costruita anche per interessi astronomici oltre che per scopi militari.

Infine, guardando intorno alla città, è possibile scoprire un paesaggio naturale dominato dal lago di Pergusa, frazione di Enna, parte della Riserva Naturale circostante.

Qui la natura si incrocia con la mitologia. E infatti, nelle epoche passate, questo lago ha ispirato le opere grandi poeti come Claudiano, Ovidio, Cicerone, Livio, Diodoro Siculo e il poeta inglese John Milton.

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