La montagna garganica si carica di una sacralità naturale che si esprime attraverso un complesso simbolismo che ne fa spazio privilegiato per manifestazioni del divino, quali apparizioni e rivelazioni, che proprio sul Gargano, sono connesse con l’origine del culto e del santuario micaelici a partire da V secolo.
Ed è su questa montagna che si sono incontrati, dopo aver percorso i suoi tratturi faticosi, rappresentanti di etnie, culture e civiltà diverse, dal Mediterrraneo bizantino al mondo germanico, che hanno contribuito a conferire una coscienza unitaria all’Europa medievale.
Diffuso inizialmente in Oriente, culto dell’Arcangelo Michele appartiene alla tradizione ebraica, cristiana e araba, diffuso pertanto in Occidente proprio per il tramite della Puglia dove approdò presumibilmente da Costantinopoli per la prima volta sul Gargano che divenne pertanto il faro che diffuse il culto nel mondo latino e germanico.
La Grotta di San Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo è l’unica italiana fra le 10 Grotte Sacre scelte nel mondo dal National Geographic
IL COMPLESSO MEDIEVALE di S.PIETRO, BATTISTERO di S.GIOVANNI, CHIESA di S.MARIA MAGGIORE
Il battistero di San Giovanni, detto Tomba di Rotari, assieme alla chiesa di Santa Maria Maggiore, formano il complesso monumentale di San Pietro. Il secondo polo, dopo il santuario micaelico, legato al culto e alla devozione nella cittadina garganica consacrata all’arcangelo Michele.
Secondo alcuni studiosi, il complesso di edifici sacri avrebbe avuto origine da un’antichissima parrocchiale dedicata all’apostolo Pietro; in questa chiesa, andata distrutta per cause sconosciute, esistevano due altari consacrati rispettivamente alla Madonna e a San Giovanni Battista. Nella ricostruzione di San Pietro fu deciso di edificare, in sostituzione dei due altari menzionati, una chiesa dedicata alla Vergine e un battistero dedicato a San Giovanni.
IL CASTELLO
Le prime testimonianze della struttura di castello di Sant’Angelo, a Monte Sant’Angelo risalgono ai tempi del vescovo Orso I, vescovo di Benevento e di Siponto che avrebbe fatto edificare, negli anni837-838, il castellum de Monte Gargano, con successive modificazioni e rifacimenti. Il castello fu dimora di principi della signorie normanne dell’Honor Sancti Angeli. Ospitò Federico II di Svevia e la sua prediletta, la contessa Bianca Lancia di Torino, e per questo presenta opere architettoniche in stile federiciano, imponenti, ma raffinate. Gli Angioini curarono assai il maniero, ma di esso si servirono come prigione di stato. L’attuale fortificazione evidenzia soprattutto l’influenza degli Aragonesi che, per difendersi dai nemici, realizzarono il torrione a forma di mandorla e il fossato che precede il portale di ingresso.