La scala dei Turchi, situata a Realmonte vicino Agrigento, è una parete di roccia bianca in contrasto con il blu del mare che la lambisce. La storia del nome della Scala dei Turchi è riconducibile ai pirati Saraceni, chiamati Turchi dalle popolazioni del luogo, che chiamavano così tutte le popolazioni arabe che arrivavano sulle coste vicino Realmonte intorno al ‘500, benché molte non lo fossero.

Il termine scala, invece, è dovuto alla sua forma scomposta e ondulata. La composizione della parete forma dei veri e propri gradoni, su cui i pirati approdavano di nascosto. L’irregolarità, a differenza di altri panorami, è composta da linee curve e arrotondate. Ma ciò che più colpisce e lascia a bocca aperta i turisti è il colore della roccia: un bianco delicato e brillante, così per la presenza di molti minerali dentro la roccia che compone la Scala. Questa roccia si chiama marna, si tratta di un tipo naturale molto argillosa e calcarea, da cui il suo bianco candore.

Vi è un mistero che ruota attorno alla Scala dei Turchi e al suo splendore: non si riesce a stabilirne la proprietà, che sembra essere privata, nonostante diversi interventi da parte della Regione. Il luogo, però, dovrebbe essere messo in sicurezza e salvaguardato di più. La zona è attualmente a rischio idrogeologico, oltre che ricoperta di alcune costruzioni abusive, a cui da tempo le autorità lavorano per sistemare.

Da anni, la Scala dei Turchi è candidata per diventare parte del Patrimonio UNESCO. Così da poterla proteggere e salvaguardare come merita la bellezza e la spettacolarità di questo luogo magico, spesso sede di capolavori cinematografici.