Matera: la città dei sassi e della cultura

Matera: città unica nel genere

Matera è una splendida città lucana conosciuta per i Sassi. Famosa in Italia nel suo genere con una storia molto importante ma anche con pochi riconoscimenti.

Le sue abitazioni che sono state scavate nella roccia calcarea creano un paesaggio molto suggestivo. Lo scenario si ricorda il paesaggio delle città palestinesi dei tempi di Gesù. Infatti, Mel Gibson nel 2004, ha scelto proprio questa zona per il set del suo film “La passione di Cristo”.

Dal 1993 è stata nominata Patrimonio dell’ Unesco e dal 2019 è la Capitale della Cultura Europea.

Si affaccia sulla gola creata dal Torrente Gravina. Da una parte c’è la zona dei Sassi (Barisano e Caveoso) e dall’altra la Civita: entrambe compongono la parte antica della città.

Invece dall’altra parte c’è la zona odierna sorta nella seconda metà del ‘900. In mezzo a tutto questo c’è Matera nata tra il ‘700 e l’ ‘800 durante il periodo migliore quello della crescita.

I Sassi e la Civita che sono le due zone più conosciute raccontano di una storia molto antica nata nel Paleolitico che continua fino ad oggi.

La storia dei Sassi

Tra il IX e l’XI sec., è stato molto importante l’insediamento della civiltà rupestre di origine orientale, che ha ridefinito il rione e ha lasciato tante testimonianze di chiese rupestri: tra cui la chiesa di San Giovanni in Monterrone, Santa Maria De Idris, San Pietro Barisano e Santa Lucia alle Malve.

Altrettanto interessanti durante una visita della città sono la cattedrale romanica, che ospita un affresco della Madonna della Bruna, patrona della città, festeggiata il 2 luglio secondo una tradizione di oltre seicento anni, la chiesa di San Francesco d’Assisi e la chiesa di San Domenico.

Cosa successe nei tempi passati

Le abitazioni si raggruppavano tutte in un unico spiazzo creando un sovraffollamento dato che si viveva anche in dieci persone in una casa di pochi centimetri con condizioni igienico sanitarie veramente tragiche ed il tasso di mortalità infantile molto alta.

Carlo Levi lo fece notare in un suo romanzo “Cristo si è fermato ad Eboli” (1945) per far conoscere questo problema agli italiani ed ai politici. Da lì a poco qualcosa cambiò!

Nel 1952, A. De Gasperi, firmò la legge per lo Sfollamento di Matera, che portò anche alla costruzione della città contemporanea. I cittadini furono trasferiti e i sassi ripuliti.

Ecco che Matera da essere la vergogna nazionale ebbe la sua rivincita.

Matera oggi

Oggi è possibile visitare l’interno delle abitazioni che sono allestite in modo da poter conoscere qual era l’organizzazione della vita nel corso del tempo partendo dalla prima occupazione nel periodo neolitico fino allo sfollamento negli anni ’50.

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