Complesso di Santa Sofia: cosa vedere e perchè?

A Benevento è da visitare il complesso di Santa Sofia

Il complesso di Santa Sofia è una meravigliosa opera che appartiene alla Langobardia Minor. Si tratta di una struttura ben conservata nel tempo che comprende oltre  la chiesa, anche il monastero, la fontana e il campanile.

Dal 2011 è stato nominato dall’Unesco Patrimonio dell’umanità.

La storia del complesso di Santa Sofia

Nel 762, Arechi II, duca di Benevento, fece costruire la chiesa ma il suo scopo era quello di costruire anche altri monumenti.

Tra l’altro la Chiesa prende il nome da quella di Costantinopoli dedicata sempre a Santa Sofia, detta la Sapienza.

Nel 774, ospitò i Longobardi che vi si rifugiarono a causa della sconfitta e divenne tempio nazionale. Inoltre, sempre Arechi II, fece costruire anche il monastero femminile.

L’ex monastero nel tempo

Il convento ritornò a splendere dal XII secolo, quando l’abate Giovanni IV il Grammatico, lo fece diventare uno dei più importanti dell’ Italia meridionale.
La struttura fu ricostruita nel 1119, dopo il terremoto del 986, e fu aggiunto il campanile romanico ed il protiro all’ingresso. La sua grandezza restò tale fino al 1595: in seguito, i frati benedettini, lo abbandonarono.

Il chiostro è con pianta quadrangolare in una struttura romanica-araba: ci sono quindi quadrifore, una trifora con al centro un capitello. Al suo interno ci sono le opere dei monaci: “Maestro dei Draghi“,  “Maestro dei mesi” e “Maestro della cavalcata di elefanti“.

L’ex monastero, ora, è sede del Museo del Sannio in cui sono conservati reperti archeologici e in cui si trova anche una Pinacoteca con quadri dal Cinquecento al Settecento.

Il campanile della Chiesa di Santa Sofia

Della Chiesa di Santa Sofia ne fa parte anche il campanile che si trova nella piazza antistante: dopo il terremoto del 1688 fu ricostruito, nel 1703, ma in una posizione diversa dall’originale.

Il campanile originale fu costruito da Gregorio II (abate della Chiesa di Santa Sofia nel periodo tra il 1038 ed il 1056) nell’anno mille: oggi sorge dove prima c’era il giardino e il convento.

Ma fu anche ritenuto inutile e, nel 1915, ha rischiato di essere abbattuto.

Per fortuna esiste ancora e ora, sul suo campanile, si trovano gli stemmi di chi ha dominato Benevento.

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La fontana della Chiesa di Santa Sofia

La fontana, che ha una vasca circolare, è stata realizzata nel 1806, quando Talleyrand (principe di Benevento), volle restaurare i più importanti monumenti della città.

L’idea è stata ideata da Louis de Beer (governatore): fu progettata dall’Architetto Nicola Colle De Vita.

Di più recente realizzazione, la sua costruzione risale al 1806 quando Talleyrand, principe di Benevento, si propose di restaurare i più importanti monumenti della città. L’ideazione della fontana si deve al governatore Louis de Beer che volle sgomberare l’area antistante la chiesa, per ospitare l’opera. Fu l’Architetto Nicola Colle De Vita che progettò la fontana, costituita da una vasca circolare.

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