Il Volturno e la via Appia

Arrivando a Caserta ci si trova di fronte all’imponenza sontuosa della Reggia, immensa con il suo parco strepitoso, le sue architetture perfette pur mentre rinviano verso altri luoghi, come Marcianise, con le sue chiese-museo a cominciare dall’Annunziata, il delizioso giardino di Villa Porfidia a Recale (secolo XVIII) dal quale lo sguardo si perde verso la piana
di Aversa, la città normanna che accoglie il visitatore con un sontuoso Museo d’Arte sacra che fa da contrappunto al Museo dell’Agro atellano, dove grazie alle fabulae pare sia nato il teatro italico.

Di fronte, i Monti Tifatini con i loro misteri di templi antichissimi e la suggestione della piana del fiume Volturno mentre attraversa luoghi che accolgono Caiazzo, Triflisco e le sue acque ferrose, Camigliano con il suo Santuario a Leporano, l’antica Capua famosa per il grande anfiteatro, la splendida nuova Capua, ricchissima città d’arte con il suo Museo Campano.

Nella Provincia è possibile visitare Santa Maria Capua Vetere con il Teatro Romano, il Mitreo, l’anfiteatro (che è il più vasto dopo il Colosseo), la Canocchia (sepolcro romano del II secolo), l’Arco di Adriano; a pochi chilometri si trova Sant’Angelo in Formis, con la splendida Basilica Benedettina, e Capua, posta tra le sinuose rive del fiume Volturno, con il Museo Campano che ha sede nell’antico Palazzo Antignano del Quattrocento, l’arco di Federico II, il Castello delle Pietre del XI secolo, il Palazzo
Fieramosca del Trecento.

Il Volturno continua la sua corsa portando acqua alla piana dei Mazzoni, regno della mozzarella di bufala, fino al mare, dove si getta a Castel Volturno, famosa per i suoi campi da golf e l’Oasi di Variconi, non lontano dai filari del vino Falerno e dall’imponente Monte Massico che guarda dall’alto i moderni impianti turistici di Baia Domitia. Bella questa Provincia che i Romani hanno voluto ‘tessere’ di strade che hanno fatto la storia, dalla Domiziana all’Appia, regina viarum, che lambisce l’antica Sinuessa (Mondragone), con le sue storie raccontate attraverso le testimonianze raccolte nel Museo Civico, e poi le terre degli Aurunci che hanno dato vita a Sessa Aurunca col suo teatro plurimillenario, le splendide chiese, non lontano da Carinola, la Pompei del Quattrocento.

La Via Appia continua tagliando Caserta per correre ad est verso Maddaloni con i suoi ricchi Musei, e verso la Valle di Suessola, dove gli imponenti Ponti della Valle sembrano guardiani delle tante chiese ricche di tesori a Santa Maria a Vico, Arienzo, San Felice.

In alto la “guardiana” delle valli: Caserta Vecchia, borgo medievale “custodito” da uno splendido Duomo (secolo XI) e dall’antico Castello.

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