Rafting tra le gole del Bussento nel Parco del Cilento

Ami l’adrenalina e anche in vacanza non rinunci a sperimentare sempre nuovi sport?  Il fiume Bussento è un vero paradiso per gli amanti del rafting, la pratica della discesa delle gole fluviali a bordo di un gommone inaffondabile e auto svuotante: un’avventura acquatica imperdibile e rinfrescante!

Qui la natura offre agli appassionati del rafting uno spettacolo ineguagliabile, tra i più suggestivi d’Italia e addirittura d’Europa: canyon, cascate, gole, pozze cristalline, sono solo alcune delle perle che il fiume regala ai visitatori. Attraverso ponticelli, scale di legno e stradine scavate nella roccia, il percorso permette di vedere da vicino diversi fenomeni carsici, un regalo struggente della natura.

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Il percorso fluviale

Il Bussento è un fiume lungo 37 km ed è tra i più importanti fiumi del Parco Nazionale del Cilento. È formato da corsi d’acqua montani dell’Appennino campano che si uniscono a sud-ovest di Sanza per sfociare nel Mar Tirreno nel Golfo di Policastro. Nasce dal versante meridionale del Monte Cervati, in prossimità di Caselle in Pittari, e si inabissa in un grande inghiottitoio nel comune di sanza, per poi, passando sotto il monte Pannello, riemergere dopo 5 km circa nella località di Morigerati.

Nei percorsi di trekking in questa zona la vera protagonista è l’acqua e la sua forza capace di creare opera d’arte con le rocce calcaree modellandole nei secoli. Indescrivibile è l’emozione che si prova quando si sale lungo il Vallone dell’Inferno fino alle sorgenti del Bussento o quando si attraversa a piedi muniti di torcia elettrica la galleria scavata nella roccia, per poi giungere alla ‘bocca’ di un enorme inghiottitoio detto “Affondatore di Vallivona”. Un paessaggio praticamente dantesco è quello che si apre alla vista di chi si avventura in queste zone meravigliose.

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Il percorso verso il Vallone dell’Inferno ha inizio in loc. Ponte Inferno (o del Diavolo) a quota 550 m, dalla fontana, costeggiando il fiume Bussento fino a giungere, dopo 1 km di cammino, a un bivio dal quale procedere in salita verso destra, entrando così nel Vallone dell’Inferno, sovrastato da maestose montagne rocciose. L’itinerario qui si fa più sinuoso e si svolge per ca. 2.5 km tra i boschi di carpino nero, cerri e aceri. Lungo il tragitto si apre una vista mozzafiato sulle gole del Bussento. Dopo ca. 2 ore di cammino si giunge alle sorgenti del Bussento a quota 909 m, che scaturiscono in una grotta. Continuando a salire verso destra, attraverso l’impluvio di un vallone, si arriva su un sentiero sterrato e tortuoso che conduce fino all’imbocco della galleria lunga 400m, che funge da passaggio verso il centro dell’Affondatore di Vallivona (q. 1070), e che va percorsa muniti di torcia elettrica.

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L’inghiottitoio ha una forma ellittica, con pareti strapiombanti alte dai 60 ai 100 metri e non ci sono parole per descrivere la grandiosità di Madre Natura in questa sua opera. Le acque del torrente hanno praticamente scavato nei secoli la roccia calcarea, e qui si raccolgono le acque dell’intera vallata di Vallivona per dare vita a una splendida cascata e un laghetto.
Rimettendosi sulla stradina sterrata si può proseguire fino alla località Varco del Pero a quota 1250m, per godere di un’ampia e spettacolare veduta panoramica che si allarga dal Monte Cervati al Golfo di Policastro. Per il rientro conviene percorrere lo stesso tragitto dell’andata.
Le grotte di Morigerati, oasi WWF: abbiamo detto che il fiume Bussento si inabissa in un colossale inghiottitoio per percorere un viaggio misterioso nelle viscere della terra, per poi riapparire, pochi chilometri più a sud, sotto l’abitato di Morigerati. Un altro valido walking tour è infatti quello che parte da questo piccolo paese, tipicamente cilentano e che permette di ammirare questa importante oasi WWF Italia, fatta di percorsi a diretto contatto con la natura, per conoscere meglio flora e fauna del Cilento. L’itinerario è semplice e si svolge in discesa lungo una bellissima mulattiera parzialmente scavata nella roccia che, dopo una serie di tornanti, conduce fino all’ingresso della grotta raggiungibile tramite una scaletta in pietra che permette di oltrepassare il suggestivo canyon scavato dal fiume.

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