Caltagirone capitale della ceramica sicula

Caltagirone si può ritenere la capitale siciliana della ceramica d’arte, al punto da essere diventata con il passare degli anni sinonimo stesso della celebre forma artistica che eterna nel giallo del sole, nel verde dei prati e nel blu del cielo i colori base di tante splendide creazioni in terracotta; non per niente addirittura il suo nome (dall’arabo Qal’ al Ghìràn, ovvero Rocca dei Vasi) è legato a questa stupenda forma d’arte figurativa, seconda in Italia probabilmente alla sola Faenza.

La tradizione artistica calatina ha un passato illustre, già testimoniato nell’età neolitica e in quella greca, e quindi all’epoca della dominazione araba; tale tradizione, attorno al 1030, fu quindi stimolata dalla presenza di maestranze genovesi (lo stemma della città è ancora oggi quello con la croce di San Giorgio), mentre le varie dominazioni successive hanno poi avuto il merito di arricchire il patrimonio culturale e artistico della città.

 

Oggi, al turista che visita Caltagirone la città offre innanzi tutto i suoi colori e i suoi disegni, il suo stile e le sue prospettive: quella della scalinata di Santa Maria del Monte, il vero salotto della città, realizzata nel 1953 per unire la parte bassa a quella alta dove sorge la vecchia Chiesa Matrice, con i suoi 142 gradini decorati con piastrelle di maiolica variopinte di diverso disegno e colore; quelli dei vari pannelli ceramici, tra cui proprio quello in cima alla predetta scalinata e quello della Galleria Don Sturzo (il personaggio più illustre della città); quelli delle varie decorazioni di balaustre, portali e balconate, come quella della grande villa comunale affacciata sulla via Roma; quelli del vecchio teatrino da cui l’occhio spazia sul panorama circostante fino all’Etna; quelli del palco rotondo della musica all’interno della citata villa comunale; quelli squisitamente floreali della suggestiva facciata liberty di Palazzo Buonaccorsi Amico; e infine quelli delle tante botteghe artigiane nelle quali anche tanti giovani (formati presso il locale Istituto d’Arte della Ceramica) sono impegnati ogni giorno accanto ai maestri più anziani e più noti nella realizzazione di piccoli e grandi capolavori multicolori: piatti e vasi dalle forme più pittoresche, piastrelle e “cocci”, acquasantiere e figurine

La tradizione ceramica

primi ceramisti risalgono nei tempi degli antichi Greci. Per oltre due millenni Caltagirone fu roccaforte privilegiata per bizantini, arabi, genovesi e normanni, che controllavano le di Catania e di Gela. Oggi la città calatina è conosciuta nel mondo non solo per la sua tradizionale produzione della ceramica ma anche per i numerosi beni architettonici che attirano numerosi visitatori. Caltagirone è ricca di chiese, pregevoli palazzi e ville settecentesche.

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