Parco del Cilento: A Morigerati un’oasi naturale del WWF

Il Cilento offre un eccezionale paesaggio culturale. I gruppi di santuari e insediamenti lungo le sue tre catene montuose est-ovest rappresentano vividamente l’evoluzione storica della zona: era una rotta importante non solo per il commercio ma anche per l’interazione culturale e politica durante i periodi preistorico e medievale. Il Cilento era anche il confine tra le colonie greche della Magna Grecia e gli indigeni etruschi e lucani. I resti di due grandi città dai templi classici, Paestum e Velia, patrimonio UNESCO, si trovano qui.

Un’oasi che salvaguarda la biodiversità

Il Cilento è una terra molto affascinante e ricchissima di tesori da scoprire e da ammirare. Nel cuore della natura più pura ed incontaminata troviamo le Grotte di Morigerati, immerse tra l’Oasi del Bussento e l’omonimo fiume. L’Oasi nacque nel 1985 a seguito di un progetto di conservazione per tutelare il territorio e la biodiversità presente ideato dal WWF Italia. Estesa per circa 607 ettari, quest’oasi fa da protezione alla fauna del posto e anche all’assetto idrogeologico del territorio.

Morigerati è un comune situato nel Parco del Cilento e del Vallo di Diano e si trova per l’appunto in cima a una rupe che si affaccia direttamente sull’Oasi e sulle Grotte. Qui è stato allestito un percorso naturale e un’area attrezzata per i turisti che visitano le grotte. È possibile prenotare visite guidate, campi di lavoro, settimane verdi, campi di studio e ricerche.

Questo è un ambiente naturale mozzafiato con percorsi e scorci spettacolari e con piccole zone di sosta dove riposarsi o dove poter osservare gli animali nel loro habitat naturale.

Flora e fauna

Il fondo della gola del fiume Bussento è ricco di una vegetazione folta, fatta di muschi e felci oltre che dei più tipici salici e ontani, oltre che lecci, roverella, frassino e carpino a Nord-Ovest; a Sud-Est invece è possibile ammirare l’euforbia arborea, l’ampelodesma e il lentisco.

Se parliamo di fauna, invece, in particolare la zona del fiume di Bussento è la più ricca per quanto riguarda le lontre. Nelle vicinanze delle sorgenti vivono popolazioni di un particolare tipo di salamandra, la salamandra dagli occhiali, mentre nel fiume si possono trovare per la maggiore trote, gamberi e granchi, ma nelle zone più limpide anche il merlo acquaiolo, la rana italica, la rana dalmatina, l’ululone dal ventre giallo e il rospo. Infine, nelle zone più rocciose ha la sua dimora il biancone, rapace di grandi dimensioni la cui alimentazione è costituita dai rettili presenti nell’Oasi. Altri uccelli che frequentano l’area sono anche l’astore, il gheppio, il nibbio e infine il corvo imperiale.

Il percorso per vedere questa meraviglia comincia con una mulattiera lastricata in pietra e scavata in parte nella roccia, poi dopo una serie di tornanti in discesa si arriva all’ingresso della grotta, in cui si entra con una scaletta in pietra. Oltrepassando il canyon scavato dal fiume, si giunge alle vedute mozzafiato situate lungo la gola, costituite per la gran parte di acque limpide e fresche che vanno a formare spettacolari rapide e cascate. Il fiume Bussento, che si estende per circa 7 km, attraversa anche un tratto sotterraneo, offrendo uno dei fenomeni carsici più importanti in Italia.

Come raggiungere il posto?

In auto: dopo essere usciti dall’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria al casello di Buonabitacolo, occorre prendere la S.S. 517 e andare verso al bivio di Caselle in Pittari o, in alternativa verso quello di Sicilì. Passando per il bivio di Vibonati comunque si può arrivare a Morigerati dalla S.S. 18.

In treno: la stazione più vicina a cui fermarsi è quella di Sapri, sulla linea Battipaglia- Reggio Calabria. Le corse sono giornaliere e piuttosto frequenti. Lo stesso vale per gli autobus.

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