Miele Asfodelo: una caratteristica di Barumini

[vc_row][vc_column][vc_column_text] Il miele di eucalipto, ma anche di rovo, insieme al più comune di acacia: ecco alcune delle piante dell’intorno di Barumini, dove le api operai si indirizzano. Qualche azienda poi riesce anche ad esporre alla fiera Nazionale “I Giorni del Miele” che si tiene a Lazise, sul Garda il primo fine settimana di ottobre, rassegna aperta alle aziende agricole più grandi ed importanti.

Ma non va dimenticata una delle peculiarità dei produttori di Barumini: il miele d’asfodelo, “specialità” che non si trova molto facilmente altrove, in quanto la pianta da cui si ricava è caratteristica delle zone aride e soleggiate, quelle della Sardegna insomma.

[/vc_column_text][vc_single_image image=”22020″ img_size=”large”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]La pianta cresce a diverse altitudini, da 0 a 1200 m sul livello del mare e il periodo della sua fioritura va da fine gennaio fino a maggio, ma il miele si produce in marzo e aprile questo arbusto cresce soprattutto in prossimità degli argini fluviali, ma anche nelle zone di collina non coltivate e i suoi fiori sono riuniti in grappoli ed hanno un colore rosa pallido, con striature scure. La presenza degli asfodeli, tipica nelle garighe, indica uno stato di degradazione dell’ambiente. Gli asfodeli sono tipici di zone prive di copertura arborea e di sufficiente strato di terreno.
In alcune località della Sardegna, Tinnura, Flussio, lo stelo dell’asfodelo viene utilizzato per la creazione di pregiati cesti artigianali da tempo utilizzati per la panificazione. Questi cesti anticamente erano parte indispensabile del corredo della sposa prima del matrimonio.

[/vc_column_text][vc_single_image image=”22023″ img_size=”large”][vc_column_text]Caratteristiche organolettiche: miele di colore chiaro o molto chiaro, cristallizzato tende al bianco con riflessi madreperlacei con odore e aroma deboli o di media intensità. Tende a cristallizzare formando cristalli fini.

Alcune parole o espressioni usate per descrivere l’odore: di fiore di asfodelo, di fiore di mandorlo, di fiore di camomilla, di agrume, di confettura di susine.
Alcune parole o espressioni usate per descrivere il gusto/aroma: di zucchero filato, di vaniglia, di latte di mandorle, di cotognata.

In Sardegna viene usato per la preparazione dei dolci e di piatti di gala.

Il suo gusto può essere definito “di zucchero filato, di latte di mandorle, di vaniglia, di cotognata”, è considerato anche “calmante e antispasmodico, riduce l’eccitabilità del sistema nervoso e le conseguenti contrazioni spasmodiche dei muscoli, disintossicante del fegato, espettorante, ottimo ricostituente energetico per l’alto contenuto di sali minerali, diuretico e cicatrizzante per uso esterno”[/vc_column_text][vc_single_image image=”22024″ img_size=”large”][/vc_column][/vc_row]

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