L’Alta Murgia, tra masserie, chiese rupestri e castelli medioevali

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia si estende per un’area di quasi 70.000 ettari ed è tra i più estesi d’Italia. E’ compreso nei territori di tredici comuni, nelle province di Bari e BAT (Barletta-Andria-Trani): Altamura, Andria, Bitonto, Cassano Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Spinazzola, Toritto.

L’Alta Murgia è un luogo dove la natura convive da sempre e armoniosamente con la mano millenaria dell’uomo che vi ha edificato nel tempo masserie in pietra, a volte fortificate con funzione di difesa, chiese e castelli; dove il paesaggio, a tratti trasformato dalla presenza umana, è caratterizzato da un susseguirsi unico e speciale di cavità carsiche, sentieri rocciosi, doline, colline, scarpate, lamepascoli naturali e coltivazioni, boschi di quercia e di conifere.

Dai dinosauri agli uomini ancestrali, e poi pastori e massari: tutti nel tempo hanno abitato questi territori, lasciando la loro traccia. A testimonianza di questa lunga storia, nel corso dei secoli sono stati ritrovati siti archeologicitombe scavate nella pietra, impronte di enormi rettili e uno scheletro umano del Paleolitico perfettamente conservato in una delle cavità carsiche presenti.

Anche nella storia più recente, l’Alta Murgia è stato lo scenario di grandi opere della dominazione normanno sveva, le cui tracce sono ancora presenti in molti dei centri storici dei tredici comuni e nell’imponente Castel del Monte ad Andria.

Cosa vedere nell’Alta Murgia? I posti imperdibili

Tra i luoghi più importanti da visitare è impossibile non nominare il sito Unesco Castel del Monte edificato a partire dal 1240 per voler dell’imperatore Federico II. Di suggestivo effetto è anche il Ponte Acquedotto Viadotto della Madonna della Stella: si tratta di una costruzione a doppia arcata alta 37 metri, lunga 90 metri e larga 5 metri e mezzo. Finanziato dai Duchi Orsini, iniziato nel 1743 e completato nel 1778, fu edificato per l’attraversamento della gravina di Botromagno e per raggiungere la chiesa rupestre della Madonna della Stella.

Tra le bellezze naturali del Parco dell’Alta Murgia sono irrinunciabili le doline tra cui la più grande del territorio, il Pulo di Altamura: si tratta di una profonda voragine con un diametro di 500 metri, dove è possibile praticare del trekking alla sua scoperta attraverso sentieri con differenti gradi di difficoltà.

L’uomo di Altamura e la necropoli di San Magno

Un altro sito di particolare interesse storico è la grotta di Lamalunga, dove sono stati ritrovati il 3 ottobre del 1993 i resti intatti di uno scheletro umano intero del Paleolitico, appartenuti a un Homo neanderthalensis vissuto tra i 180.000 e i 130.000 anni fa nell’agro di Altamura. Un altro luogo da visitare è la necropoli di San Magno, costituita da tombe scavate nella pietra, risalente a un periodo compreso tra il VII e il IV secolo a.C.

Le masserie e l’architettura rurale dell’Alta Murgia

A caratterizzare il territorio dell’Alta Murgia sono certamente gli edifici legati all’attività agricola e alla pastorizia: le “Poste”, strutture utilizzate dai pastori per custodire i propri attrezzi da lavoro; gli “Jazzi” in pietra, fabbricati per l’allevamento degli ovini; le “Masserie”, costruzioni rurali utilizzate come aziende agricole, ma anche come abitazioni dai contadini e dai pastori. Non solo, le masserie, quelle fortificate con cinte murarie e torri di difesa, erano le case delle famiglie più facoltose.

Tra una masseria e l’altra, tra le vie della transumanza percorse dai pastori e dalle greggi, spuntano altre opere architettoniche tipiche, le chiesette rupestri e i castelli medioevali come il Castello di Gravina e quello di Garagnone.

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