La cucina sarda ha origine da antiche tradizioni  che i sardi hanno volute mantenere intatte: infatti sono rimaste  “pure” senza nessuna “contaminazione” esterna. Ricette uniche che neanche il tempo ha scalfito!

Addirittura di alcune ricette non si conoscono neanche le origini perché essendo state tramandate da madre in figlia e da famiglia in famiglia nessuno sa da dove arrivano in origine. à: tutti  Di certe ricette non si conoscono le proprie origini nei tempi passati, perché tramandate gelosamente da madre a figlia per generazioni e generazioni.

Le 7 ricette da mangiare in Sardegna

Ovviamente tutto i piatti sono ottimi ma ci sono 7 piatti che, se si va per la prima volta in Sardegna, non si possono non assaggiare: sono i piatti sardi per eccellenza che sono conosciuti in tutto iol mondo. sono da

Si mangia bene un po’ dappertutto, come in Italia d’altronte. Ma ci sono delle cose che uno, principalmente se viene per la prima volta in Sardegna, dovrebbe proprio assaggiare per aver detto di aver conosciuto la cucina tradizionale sarda.

Eccoli qui…da assaporare solo leggendo!

Partiamo alla scoperta del mondo culinario sardo:

  • Il pane carasau: chiamato anche “carta da musica” per la sua sottigliezza e croccantezza douta alla doppia cottura. Veniva preparato nelle case una volta al mese: per prepararlo si riuniva tutta la famiglia perché servivano più braccia. Oggi, solo alcune famiglie, lo preparano per il proprio fabbisogno perchè, ora, ci sono i panifici che se ne occupano: Si può mangiare bagnato condito con il sugo di pomodoro, pecorino, uova ed il pane frattau;
  • La bottarga: si tratta di uova di pesce essiccate (di solito muggine o tonno). Sono una prelibatezza: può essere mangiata come antipasto accompagnate da sedano, carciofi o pomodorini condite con un buon olio di oliva ma il suo uso maggiore è sugli spaghetti;
  • La fregola: è una specialità di pasta tipica del sud della Sardegna. La sua tipicità è che sembrano più dei granelli di grano che della pasta. In origine, erano sempre le donne a prepararla, spruzzando l’acqua sul tavolo dove era stata sparsa la farina: le gocce di acqua, venivano “spostate” con le dita, fino a formare le palline che servono per impastare la fregola.  Si mangiano abbinandole con i frutti di mare o le arselle;
  • Il formaggio pecorino: il pecorino romano nasce proprio dalle mani dei pastori sardi che si trasferirono in Lazio ed in Toscana per produrre formaggio. Però fecero l’errore di non registrarne il marchio. E’ un formaggio molto saporito,che si può gustare sia fresco ma anche passato sulla graticola e mangiato con il pane carasau sia stagionato;
  • Il seadas: è il dolce sardo per eccellenza. Viene chiamato in diversi modi a seconda della zona dove viene preparato. Si tratta di una sfoglia di pasta ripiena di formaggio, fritta e condita con miele sardo;
  • Il torrone: la sua produzione avviene nella zona di Nuoro. Si prepara solo con il miele e diversi tipi di frutta secca: mandorle, nocciole e noci;
  • Il malloreddus: si tratta di un formato di pasta tipico del Campidano. Oggi sono i pastifici che si occupano della loro preparazione ma in antichità erano le massaie a preparare questa pasta dalla forma straordinaria: una forma tra gli gnocchi e le orecchiette. Unica in tutto il mondo!